Wall Street: vendite sul Nasdaq (-1,8%), pesa delusione Microsoft (-4%). Oggi il Tesla Day: preview utili e fatturato
La trimestrale di Microsoft deprime Wall Street. Alle 15.35 circa ora italiana il Dow Jones arretra di 240 punti circa (-0,71%), lo S&P 500 e il Nasdaq cedono rispettivamente l’1,20% e l’1,80%. Il titolo Microsoft scivola del 4%.
Ma non solo Microsoft: in attesa della pubblicazione dei conti da parte del colosso delle auto elettriche Tesla gestito da Elon Musk, l’attenzione si focalizza sui titoli di altre società che, prima dell’inizio della sessione a Wall Street, hanno pubblicato le loro trimestrali.
Il titolo Boeing sconta una trimestrale non brillante, caratterizzata da utili e fatturato che, nel corso del quarto trimestre, hanno deluso le stime degli analisti. Il gigante aerospazionale ha motivato il trend dei conti anche con i problemi che continuano a colpire le catene di approviggionamento, e che si traducono in un ritardo delle consegne di componenti chiave per il mondo corporate.
Protagoniste di questa sessione anche News Corp e Fox News, in rialzo sulla scia della notizia secondo cui il magnate Rupert Murdoch avrebbe rinunciato a procedere a una fusione tra le due aziende, a causa dell’opposizione degli azionisti.
Le attenzioni degli operatori di mercato si riversano tuttavia soprattutto sul titolo Microsoft, che lascia sul terreno il 2,6%.
Il sentiment è zavorrato dalla trimestrale diffusa dal colosso, pubblicata ieri dopo la fine della giornata di contrattazioni.
Il titolo MSFT ha inizialmente brindato alla pubblicazione di utili migliori delle stime. Poco dopo è arrivato il dietrofront, che continua tuttora, a causa dell’outlook poco confortante diramato dalla Big Tech Usa: un outlook che conferma il rallentamento del mercato dei PC e anche dei servizi cloud.
Microsoft ha annunciato di aver concluso il suo secondo trimestre fiscale – quarto trimestre del 2022 terminato il 31 dicembre – con un utile netto in calo a $16,43 miliardi, rispetto ai $18,77 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Sulla trimestrale della Big Tech Usa ha pesato un onere di $1,2 miliardi, che include $800 milioni di costi di liquidazione che il gruppo ha dovuto sostenere a fronte dei 10.000 tagli alla forza lavoro annunciati.
L’utile per azione su base adjusted si è attestato a $2,32 per azione, meglio dei $2,29 atteso dagli analisti intervistati da Refinitiv.
Il fatturato totale di Microsoft è salito del 2% su base annua, riportando la crescita più bassa dal 2016, a quota 52,75 miliardi, livello poco al di sotto dei $52,94 miliardi stimati dagli analisti.
Poco convincente l’outlook per il terzo trimestre fiscale di Microsoft, primo trimestre del 2023: il gigante ha comunicato di prevedere un fatturato compreso tra $50,5 miliardi e $51,5 miliardi, che prevede una crescita fino al 3%, comunque inferiore rispetto ai $52,43 miliardi stimati dal consensus degli analisti.
Finora, più del 70% delle società scambiate sullo S&P 500 ha annunciato le trimestrali relative al quarto trimestre del 2022, con il 65% che ha battuto le attese, secondo quanto emerge dalle analisi di Refinitiv.
Il trend al ribasso dei futures segue la terza seduta consecutiva di guadagni per il Dow Jones.
Tutti e tre gli indici azionari principali sono in rialzo di almeno l’1% dall’inizio della settimana.
Oggi è il Tesla Day, giorno in cui, dopo la fine della sessione a Wall Street, il colosso fondato e guidato dal ceo Elon Musk diffonderà i risultati di bilancio relativi al quarto trimestre del 2022.
Lo scorso 2 gennaio, la società ha diramato i dati sulle vendite di veicoli elettrici relative agli ultimi tre mesi del 2022, che si sono confermate deludenti.
Il successivo annuncio di ulteriori tagli ai prezzi ha alimentato i timori sulla possibilità che la Big Tech stia facendo fronte al rallentamento della domanda per le sue auto.
Al momento, negli Stati Uniti, la versione base del Model 3 di Tesla viene venduta a 44.000 dollari, 3.000 dollari in meno rispetto a quanto veniva pagato alla fine di novembre.
Investitori sull’attenti, dopo il capitombolo del titolo TSLA, nel 2022, pari a -65%.
L’inizio dell’anno nuovo è stato confortante per le quotazioni del gigante EV, scattate del 17% YTD fino alla sessione di ieri.
Stando a quanto riporta TheStreet.com, gli analisti prevedono per Tesla un eps su base adjusted di 1,13 dollari per il quarto trimestre, in crescita del 33% su base annua, su un fatturato a $24,03 miliardi, con un rialzo pari a 35% su base annua, che confermerebbe la crescita delle vendite di auto Tesla più lenta in più di due anni.
Tornando alla borsa Usa, ieri il Dow Jones ha terminato la sessione in rialzo di 104,40 punti (+0,31%), a 33.733,96; lo S&P 500 è sceso dello 0,07% a 4.016,95, mentre il Nasdaq Composite ha perso lo 0,27% a 11.334,27.
Sul mercato del reddito fisso, i tassi dei Treasuries a 10 anni scendono al 3,447%, mentre i rendimenti a due anni sono in calo al 4,141%.