Whirpool sotto accusa dopo annuncio cessione stabilimento Napoli. Mise: decisione grave
La decisione unilaterale di Whirpool di cedere lo stabilimento di Napoli ad un possibile partner, la società PRS che si occupa di refrigerazione passiva scatena le polemiche facendo infuriare sia governo che sindacati. La multinazionale svedese ha disatteso gli impegni presi con il Governo e i lavoratori.
Il tavolo Whirpool si è svolto oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial e dal sottosegretario Alessandra Todde, ia cui hanno partecipato l’azienda, il Ministero del Lavoro, i rappresentanti degli enti locali e le organizzazioni sindacali. Nel corso dell’incontro l’azienda ha comunicato la decisione unilaterale di procedere alla cessione di ramo d’azienda ad un possibile partner, la società PRS che si occupa di refrigerazione passiva, interessato alla riconversione della produzione dello stabilimento di Napoli. Con questa decisione l’azienda ha interrotto il prosieguo del confronto sulle altre opzioni proposte nel corso dei precedenti incontri tenutesi al Ministero, che prevedevano anche investimenti in prodotti di alta gamma o lo spostamento in Italia alcune produzioni realizzate all’estero dal Gruppo Whirlpool.
Il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial ha espresso “la ferma contrarietà alla decisione unilaterale dell’azienda, sottolineando come il Governo non può accettare il comportamento dei vertici della Whirlpool, che hanno sempre trovato il supporto e la collaborazione di tutte le istituzioni per individuare una soluzione condivisa finalizzata a garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dei lavoratori del sito di Napoli”.
Al termine del tavolo tecnico il Sottosegretario Alessandra Todde e il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial hanno incontrato in una riunione ristretta i sindacati per decidere i prossimi passi da compiere a seguito della decisione presa dall’azienda per il sito di Napoli.