Arera: 70/80% contratti gas indicizzati al TTF, usare extraprofitti per tagliare bollette
L’analisi condotta e le informazioni rese disponibili sui meccanismi di gestione del rischio da parte degli operatori, rendono evidente come il costo di approvvigionamento dall’estero del gas tenda a mantenere andamenti coerenti con il valore del gas sul mercato all’ingrosso, ma anche come l’identificazione di eventuali ‘extraprofitti’ vada affrontata considerando anche tutti i costi ed i margini che si generano lungo la filiera e che ricadono sui clienti finali. Secondo l’Arera, l’identificazione di eventuali extraprofitti va “affrontata considerando anche tutti i costi e i margini che si generano lungo la filiera e che ricadono sui clienti finali.
Le diverse tipologie di indicizzazione comportano il ricorso, da parte degli operatori, a specifici strumenti di copertura, prevalentemente di natura finanziaria, per contenere il rischio di disallineamento tra i prezzi di acquisto dei contratti pluriennali e quelli del mercato all’ingrosso a cui il gas può essere venduto.
“I 28,5 miliardi di euro stanziati dal Governo per contrastare il caro-energia non sono stati spesi in modo corretto, e la politica deve tornare a prevalere sul mercato e soprattutto sulla finanza – prosegue Gabriele – Per questo, anche dopo l’ennesima e tardiva prova che ha appena fornito ARERA, ci aspettiamo che il Governo italiano si attivi contro gli speculatori che stanno dissanguando l’economia e i bilanci della famiglie, dichiarando lo stato di emergenza energetica nazionale e incentivando ogni forma di autoproduzione e autoconsumo da fonti rinnovabili di cui l’Italia è ricca e che, secondo le stime più autorevoli, in soli 3 anni potrebbero far raggiungere l’autosufficienza energetica”.