Caro-vacanze: ferie 2022 ricordate come le più costose degli ultimi 50 anni, oltre +30% per voli nazionali
Il fine settimana appena passato è stato il primo weekend dalle grandi partenze di inizio agosto verso le principali destinazioni di villeggiatura. E mentre il primo esodo di agosto è scattato, le vacanze 2022 si preannunciano un salasso per gli italiani (quelli almeno che ancora possono permettersi le ferie), tanto da essere ricordate come le più care degli ultimi 50 anni. Secondo i calcoli del Codacons, quest’anno si registrano, infatti, rincari fino a tre cifre per il comparto turistico.
Spostamenti e rincari: aerei, traghetti e benzina
Iniziando dagli spostamenti, chi decide di partire per le ferie deve mettere in conto forti aumenti per aerei, traghetti e carburanti. In particolare, il Codacons spiega che i voli nazionali costano un terzo in più rispetto allo scorso anno (+33,3%) mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate, segnando il record del +124,1%.
Non andrà meglio a chi sceglierà la soluzione auto: l’associazione ricorda che oggi un litro di benzina costa il 13,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 22,6% su base annua. Rincari che incidono in modo pesante sulla spesa per il pieno, specie per chi percorre lunghe tratte e si sposterà dal nord al sud Italia. Sul fronte dei trasporti marittimi, i traghetti mostrano rincari pari a +18,7%, mentre diminuiscono le tariffe ferroviarie (-9,9% su base annua).
Per quanto riguarda i pernottamenti, con le strutture ricettive che hanno applicato rincari a doppia cifra: per dormire in albergo, motel e pensioni occorre pagare in media il 21,4% in più rispetto allo scorso anno. Altra voce che registra aumenti è quella relativa all’alimentazione: bar e ristoranti hanno ritoccato i listini del +4,6%, mentre i generi alimentari costano in media il 9,1% in più. Per visitare musei, parchi e giardini si spende invece il 3,2% in più, mentre andare al cinema, al teatro o ad un concerto costa il 2,3% in più.
Non va meglio se si osservano le tariffe degli stabilimenti balneari che, in base alle stime del Codacons, hanno applicato sul territorio rincari medi tra il 5% e il 15%, a seconda della località e della tipologia di struttura. Da segnalare infine rincari anche sul fronte dei servizi nautici, con imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni che costano il 14,7% in più.
In base alle stime del Codacons, una vacanza di 10 giorni potrebbe costare quest’anno tra il 15,5% e il 20% in più sul 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passando da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro del 2022, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 euro pro-capite. “Conto che risulta ovviamente più salato per chi trascorre le vacanze all’estero e deve affrontare tariffe aeree proibitive”, conclude il Codacons.
ECCO IN SINTESI ALCUNI AUMENTI DEL SETTORE TURISTICO, SECONDO IL CODACONS
Voli internazionali: +124,1%
Voli nazionali: +33,3%
Traghetti: +18,7%
Alberghi, motel, pensioni: +21,4%
Pacchetti vacanza internazionali: +6,2%
Ristoranti e bar: +4,6%
Stabilimenti balneari: tra +5% e +15%
Musei, parchi e giardini: +3,2%
Cinema, teatri e concerti: +2,3%
Trasporto ferroviario passeggeri: -9,9%
Imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni: +14,7%.