Extraprofitti: manovra aumenta tassa dal 25% al 35%. Da Enel a A2A ecco gli impatti per singole società
La manovra di bilancio, la prima targata Giorgia Meloni, tra le varie misure contiene la tassazione degli extraprofitti e in particolare sarebbero due le misure. La prima sarebbe un innalzamento dell’aliquota del prelievo sull’incremento del gross margin ai fini IVA dal 25% al 35% e la seconda riguarderebbe l’introduzione di una tassazione sugli utili (al 33% degli utili superiori al 20% come da proposta EU per il settore energia).
Dalla tassazione extraprofitti al price cap: le ultime novità
Dalla tassazione degli extraprofitti il settore Utilities aveva visto impatti di tra i 30 e i 70 milioni di euro, come ha previsto Equita Sim, a seconda delle società, che verrebbero quindi incrementati del 40%. In particolare, come prevedono gli analisti della Sim milanese, l’impatto iniziale di Enel sarebbe di 80 milioni di euro che potrebbero diventare 112 milioni, così per Iren l’impatto iniziale di 45 milioni di euro potrebbero diventare 63 mln. Per Acea si passerebbe da 30 milioni a 42 milioni di euro, per A2A dai 45 milioni di euro potrebbero diventare 63 milioni, per Erg da 40 milioni potrebbero diventare 56 milioni e infine per Hera l’impatto iniziale di 30 milioni potrebbero diventare €42. “Si tratta di una notizia negativa per il segmento anche se gli importi in versamento aggiuntivo non sono particolarmente rilevanti” dicono da Equita.
Sulla tassa al 33% rimane incerto l’ambito di applicazione ed è quindi difficile fare una stima per il 2023, continuano ricordando come la Commissione EU ha inoltre presentato l`ipotesi di applicazione del price cap, che è fissato a 285 €/MWh sui prezzi fwd TTF a 1 mese se superato per 2 settimane. Sebbene il cap ponga un limite ai prezzi, l`ambito di applicabilità è molto restrittivo ed il valore molto elevato, e rischia di produrre benefici limitati sui prezzi ai consumatori.