Italia, sull’economia scelte obbligate per il nuovo governo: Scope Ratings e la minaccia del debito pubblico
Avanzi primari e crescita sostenuta saranno fondamentali per garantire la sostenibilità del debito pubblico italiano. A evidenziarlo sono gli esperti di Scope Ratings in un rapporto sull’Italia in cui notano come i maggiori costi di finanziamento limiteranno il margine di manovra fiscale del prossimo governo.
Stando a quanto emerso dall’analisi, sarà necessario un miglioramento del 2% del Pil nel saldo primario di bilancio per rimanere entro il limite del 3% del deficit di Maastricht. “Prevediamo che il rapporto debito dell’Italia (BBB+/Stabile) scenda quest’anno a circa il 146% del Pil dal 150% nel 2021 su una crescita economica reale di circa il 3,2% nonostante un sensibile indebolimento delle prospettive nella seconda metà di quest’anno a causa della crisi energetica. Tuttavia, dal prossimo anno, una crescita del Pil nominale più moderata e tassi di interesse piu’ elevati peseranno su ulteriori riduzioni del rapporto debito/Pil. I tassi di finanziamento dell’Italia sono aumentati sostanzialmente negli ultimi 12 mesi, con il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni che è salito a oltre il 4,5% da meno dello 0,6% nell’estate dello scorso anno, livelli che non si vedevano dal 2013″.
I tassi, nota il rapporto di Scope Ratings, sono in aumento per tutte le economie dell’eurozona, ma il loro impatto è più grave per i Paesi altamente indebitati come l’Italia: lo spread sui bund tedeschi è aumentato di circa 100 punti base da gennaio a 250 punti base, aggiungendo alle pressioni sui mercati finanziari la politica interna e internazionale e le sfide economiche che l’Italia deve affrontare dopo le elezioni del mese scorso.