Italia, Uk e Giappone realizzeranno caccia aereo di nuova generazione: nel progetto Leonardo
Italia, Giappone e Regno Unito insieme in un progetto per la realizzazione di un caccia aereo militare di nuova generazione targato Leonardo.
Il gruppo di difesa guidato da Alessandro Profumo è partner strategico del programma Gcap – Global Combat Air Programme operativo dal 2035. Ad annunciarlo la stessa società spiegando che il programma è “volto alla realizzazione di un sistema di sistemi di nuova generazione per operazioni multi-dominio” e vede coinvolti Italia, Regno Unito e Giappone.
Global Combat Air Programme: cos’è
“Il Gcap coinvolgerà tutta la filiera italiana a partire dalle Università e dai centri di ricerca fino alle PMI e le industrie leader nazionali coinvolte. In particolare, Italia, UK e Giappone – attraverso le rispettive industrie nazionali, Leonardo, Bae Systems e Mitsubishi Heavy Industries – collaboreranno allo sviluppo delle tecnologie per la piattaforma aerea di sesta generazione, in ottica sistema di sistemi. La compagine italiana oltre a Leonardo – presente nel programma già dal 2018 con Leonardo UK – vedrà coinvolti Avio Aero, Elettronica e MBDA Italia insieme all’intero ecosistema innovativo e produttivo del Paese”. Così si legge nella nota.
Come sottolinea Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, “la decisione dei governi di rafforzare la collaborazione con un programma così strategico come il Global Combat Air Programme è la testimonianza di un modello di cooperazione tra i tre Paesi efficace e promettente. Siamo di fronte a uno dei programmi più sfidanti e avveniristici per l’industria dell’aerospazio e difesa che garantirà l’autonomia tecnologica dei Paesi coinvolti e fornirà alle Forze Armate prestazioni e capacità operative senza precedenti. Il Global Combat Air Programme agirà anche da volano di sviluppo per l’industria nazionale nei decenni a venire, a beneficio delle future generazioni. Grazie alla nostra forte presenza nel Regno Unito, Leonardo rappresenta nel programma due delle nazioni partner, ovvero l’Italia e il Regno Unito’.
“Come Capi di Governo di Italia, Giappone e Regno Unito – si legge in una dichiarazione congiunta – siamo impegnati a sostenere l’ordine internazionale libero e aperto basato sulle regole, più importante che mai in un momento in cui questi principi vengono contestati e in cui crescono minacce ed aggressioni. Poiché la difesa della nostra democrazia, della nostra economia, della nostra sicurezza e della stabilità regionale riveste una sempre maggiore importanza, abbiamo bisogno di forti partenariati di difesa e di sicurezza, sostenuti e rafforzati da una capacità di deterrenza credibile”. “Questo programma – continua la nota – produrrà benefici economici e industriali ad ampio raggio, sostenendo l’occupazione in Italia, in Giappone e nel Regno Unito. Attirerà investimenti in ricerca e sviluppo nella progettazione digitale e nei processi di produzione avanzati. Fornirà opportunità per la prossima generazione di tecnici ed ingegneri altamente qualificati. Lavorando insieme in uno spirito di equo partenariato, condividiamo costi e benefici di questo investimento nelle nostre risorse umane e nelle nostre tecnologie. Il programma sosterrà la capacità sovrana di tutti e tre i Paesi di progettare, fornire e aggiornare capacità aeronautiche di difesa all’avanguardia, con uno sguardo rivolto al futuro”. “Questo programma è stato progettato tenendo i nostri Alleati e partner al centro della nostra attenzione. La futura interoperabilità con gli Stati Uniti, con la NATO e con i nostri partner in Europa, nell’Indo-Pacifico e a livello globale si riflette nel nome che abbiamo scelto per il nostro programma. Questo concetto sarà al centro del suo sviluppo. Condividiamo l’ambizione di rendere questo velivolo il fulcro di un più ampio sistema di combattimento aereo che opererà in molteplici ambiti”.