Mercati, il “segreto” per fronteggiare la volatilità: continuare a investire
Lo scenario macro a cui stiamo assistendo, ha scatenato la volatilità sui mercati. Una situazione che può scatenare atteggiamenti errati negli investitori, come evidenzia nel suo report sul tema Gimme5.
I comportamenti che potrebbero essere adottati sono sostanzialmente tre: disinvestire in una fase di discesa, cristallizzando una perdita difficilmente recuperabile; mantenere il denaro già investito senza integrarlo con ulteriori investimenti; non limitarsi a mantenere il denaro investito ma aggiungere ulteriori somme.
Solo in quest’ultimo caso si ha la possibilità di acquistare “a sconto”, ovvero aggiudicarsi titoli o quote di fondi a un prezzo inferiore a quello solito, proprio come avviene durante i saldi, fornendo all’investimento maggiore forza di recupero. In sostanza, quando si verificano fasi di discesa sui mercati, è fondamentale tenere a mente il proprio obiettivo di risparmio e continuare con costanza ad avanzare nel proprio percorso.
Dopo anni di livelli molto bassi, a partire dalla seconda metà del 2021, l’inflazione ha cominciato a salire e oggi si attesta a livelli record a cui non si assisteva da oltre 20 anni: 8,1% in Europa e 8,6% negli Stati Uniti (entrambe economie con un target di inflazione al 2%). Si tratta di un fenomeno globale, che vede sia le economie avanzate che quelle emergenti in una sorta di “tempesta perfetta” in cui, da un lato viene eroso il reddito disponibile dei consumatori, dall’altro, le banche centrali adottano politiche di quantitative tightening (QT) e di rialzo dei tassi per ridurre la quantità di moneta in circolazione.
Alzare i tassi in un periodo in cui l’economia cresce in maniera robusta solitamente non rappresenta un problema, ma farlo quando l’economia sta rallentando crea molta preoccupazione. La combinazione di rallentamento dell’economia, inflazione elevata e tassi d’interesse in rialzo potrebbe sfociare in stagflazione, ovvero una recessione accompagnata da alta inflazione.
I mercati finanziari sono molto sensibili a questo tipo di movimenti: un contesto di decelerazione economica riduce le possibilità di fare investimenti profittevoli, scoraggiando gli investitori e il loro impiego di risorse finanziarie; ciò si riflette in un calo delle valutazioni dei titoli sia azionari che obbligazionari, sia governativi che privati. Un potenziale catalizzatore positivo per il mercato sarebbe un rallentamento dell’inflazione, che porterebbe le banche centrali a rallentare il ciclo dei rialzi d’interesse.
La storia insegna che queste fasi si sono sempre alternate ciclicamente negli anni: ad ogni caduta il mercato si è sempre rialzato, per questo la view corretta in questa fase per un investitore è appunto quella di poter acquistare a prezzi scontatissimi azioni dal grande valore. Guardando sapientemente oltre la volatilità.